
La storia di due uomini di grande umiltà che, come pochi, sanno parlare direttamente al cuore di ogni persona
In punta di piedi, ma sempre presente tra queste pagine, Leo Amici: epicentro di amore nuovo, puro, leader e punto fermo, presenza dosata e delicata ad incarnare l’anello mancante indispensabile per il progresso spirituale di chiunque lo desideri. A ogni domanda ricevuta corrisponde una risposta unica, per ogni richiesta di aiuto lui è un’offerta sempre valida. Creatore e protettore di una bolla di bene capace di accogliere un numero sempre crescente di persone, una famiglia che abita il mondo, impegnata nella ricerca di quel bene capace di arginare ogni nostro piccolo o grande male.
SINOSSI
Dall’inizio alla fine, la penna di Carlo Tedeschi ci offre la narrazione più intima e appassionata della figura e della missione di Leo Amici, un racconto che prende ossigeno da decenni di diari privati. Puntellato da espressioni di fede assoluta, da testimonianze quotidiane della grandezza dell’amore, realizzato in tante piccole vite, saldate insieme più forti di prima, partecipi dello stesso grande disegno e da riflessioni e consapevolezze profonde, spesso poetiche, che coinvolgono, contestualizzato, il senso di ogni cosa utile al presente. Entusiaste e generose di cuore le missive, di ordine pratico e spirituale, inviate da Carlo, riproposte qui fedelmente. Restituiscono al lettore il tempo perduto di una causa eterna da perseguire quotidianamente: la ricerca della completezza dell’amore personale nell’AMORE unico
TRAMA
Bene, cosa voglio dirti questa volta?
O meglio cosa voglio dirti e dire ai miei fratelli? Che sono grato e lo sarò sempre a chi ha stuzzicato la mia volontà al Bene. Ho intrapreso la via giusta, che non lascerò mai, assurdamente anche se la tua figura mi crollasse, io continuerei con la forza e la volontà che tu hai acceso.
Parole di ammirazione, parole di rinascita e di riscoperta sono quelle che si stagliano tra le pagine di quest’opera.
A dipingere la figura di Leo Amici è Carlo, che con grande sincerità e amorevolezza va a ricostruire fedelmente la figura del maestro, intessendo la narrazione di aneddoti, poesie e ricordi, tutti ricchi di passione, gioia ma anche dolore e sofferenza.
Esibendo una prosa elegante e raffinata e una precisione narrativa di grande talento, Carlo Tedeschi ci avvolge tutti in un abbraccio silenzioso, trasmettendoci amore, devozione e rispetto, proprio come avrebbe fatto Leo Amici.
PREFAZIONE
Ero sicuro che l’avrei conosciuto la sera stessa... si era innescato dentro di me un meccanismo strano che non conoscevo... non era solo curiosità la mia, ma voglia di vedere se poteva essere un’occasione per cambiare qualcosa... era come un filo, mi sentivo tirato.
C’è chi dice che gli incontri che facciamo non siano mai casuali, che ci imbattiamo nelle persone perché avranno sempre un significato e un’importanza nella nostra vita, anche se spesso non ce ne accorgiamo. Di sicuro LEO diari di Carlo avvalora questa tesi non casualistica perché vediamo con i nostri occhi come incontrare una persona possa improvvisamente mutare la nostra vita e capovolgerla per sempre. E qui non parliamo di una persona qualsiasi, ma di Leo Amici, un uomo che si è contraddistinto per la sua bontà d’animo e la voglia sempre compassionevole e umile di aiutare gli altri senza mai chiedere nulla in cambio. Perché, come ci insegna, aiutare il prossimo vuol dire innanzitutto aiutare se stessi senza nemmeno farci caso, diventando finalmente individui più completi.
Mi resi subito conto della grandezza della cosa, non poteva essere racchiusa in nessuna definizione, c’era e basta. Lui era davanti a me, per la prima volta potevo tuffarmi dentro i suoi occhi. I nostri sguardi comunicavano continuamente, non c’era bisogno di sfuggire al suo sguardo, non gli potevo nascondere nulla; anche se vedeva i miei difetti ero sicuro che mi accettava, mi comprendeva, mi amava così come ero. Mi resi conto che avevo la possibilità di riscattarmi di fronte al mondo, di fronte a lui, cosa che mi attirava e mi spaventava.
PREMESSA
Prima di iniziare a leggerli, i diari di Carlo sollecitavano la mia curiosità. Certo non la curiosità futile quanto piuttosto quella di voler sapere, capire chi e come fosse Carlo... prima dell’incontro con il maestro Leo Amici, così determinante per la sua vita, e quale percorso avesse intrapreso con quest’uomo per diventare la persona che ho conosciuto
Avevo poi la necessità del cuore di comprendere come e perché, alle soglie degli anni ‘80, si fosse immerso totalmente, fino a farla diventare sua, in quella che egli stesso definisce «l’opera di Leo al servizio di Dio».
Oggi quest’opera ha anche un “volto” - il Lago di Monte Colombo - con strutture pubbliche mentre, allora, era... un progetto, un’idea... ai miei occhi di quando l’ho incontrato un’utopia, un sogno, una favola incantevole ma incredibile e... irrealizzabile in una vita. Impossibile... per me! Eppure quando ho conosciuto Carlo nel 1999 tutto esisteva già, era reale, concreto, stabile. Tutt’altro che utopia! I primi anni, dopo averlo conosciuto, li ho vissuti alla sua “ombra” mi sono prima fidanzata poi sposata con Stefano, il fratello di Daniela, moglie di Carlo, e dunque frequentavo la sua casa... guardando, osservando, entrando nell’opera fin nel profondo, e vedevo persone per le quali l’incontro, con Leo prima e Carlo dopo, era stato così determinante da stravolgerne la vita nel Bene. Contemporaneamente ho conosciuto meglio Carlo: un uomo buono, dolce, profondo, al tempo stesso forte, determinato, apparentemente difficile da raggiungere eppure... semplice, perché sincero, vero... all’inverosimile! La risposta alle mie domande e ai miei perché l’ho trovata nella quotidianità del suo vivere, nel suo amore per Dio e per le sue creature, nel suo darsi e donarsi all’infinito, nel suo voler comprendere profondamente il prossimo, senza alcuna distinzione. Infine le risposte le ho trovate nella straordinarietà dell’amore che ancora oggi, e per sempre, lo lega al suo maestro Leo, a Maria, a Daniela tanto da trasformare Carlo stesso in un polo di attrazione per centinaia e centinaia di persone, di giovani che in lui trovano bellezza, concretezza e possibilità di realizzare se stessi nel Bene, ovunque fisicamente si trovino. Sono “legati” a lui attraverso un filo che in ogni momento li sostiene attraverso la fiducia che lui infonde loro per l’amore autentico che vive. «L’amore: l’unica forza, l’unico sostegno, l’unico motivo della vita mia, la mia stessa vita».
Ecco il movente della sua vita e ciò che traspare, appare, fuoriesce dalle pagine dei suoi diari non sono altro che il preambolo, l’antefatto, i semi ancora in germe di quanto ancora oggi mette a disposizione.
Grazie a te Carlo, ora e per sempre!
INFO
LEO diari di Carlo
di Carlo Tedeschi
a cura di Maihri Arcangeli
Biografia / memorie personali - pp. 272
Anno di pubblicazione 2022
Edizioni Dare
ISBN: 9788894595130
Promosso da Fondazione Leo Amici

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